Cosa succede, durante una seduta fotografica?


So che le uscite andrebbero programmate, per essere certo che tutto si incastri perfettamente, permettendoti di ottenere il miglior risultato! Ma spesso mi lascio trascinare da quell'incredibile sensazione che cresce dentro di me, mi basta una luna piena, la nebbia che avvolge tutto, la pioggia o l'idea di un luogo particolare, per prendere la sacca con tutto l'equipaggiamento e partire per quella che per alcuni versi è sempre una fantastica avventura.

Sono una sorta di fotografo nomade, ho sempre tutto pronto per essere pronto a partire al minimo stimolo!

Da tempo mi frulla per la testa di creare una particolare serie di immagini notturne, per un progetto a cui sto lavorando. Ho ben preciso quali siano gli obiettivi e i luoghi e anche quale deve essere l'atmosfera. Ma per poterlo fare mi serve una particolare condizione climatica; da giorni aspetto la nebbia, ma tarda ad arrivare.

Poi un giovedì di Gennaio finalmente! piove, forse un pò troppo e sono titubante nel partire; in fin dei conti non mi piace molto l'idea di inzupparmi come se fossi un biscotto intinto nel latte! Però verso sera la pioggia cala, e si forma a ridosso del terreno quel velo di nebbia, che aspetto da tempo. Mi devo organizzare velocemente le previsioni sono instabili, preparo ciò che ancora potrebbe servirmi, inserendo nella sacca l'impossibile, difatti me ne accorgo dal peso quando la sollevo!!

Ed eccomi in viaggio in direzione della valle Calanca, pioviggina, fa freddo, ma l'atmosfera si preannuncia fantastica!!




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Arrivato a destinazione


Mi sistemo velocemente, in questa stagione fa presto notte, piazzo i treppiedi e le lampade valutando le diverse inquadrature, preparo il tutto perché una volta giunta la notte, potrebbe essere difficile eseguire dei cambiamenti nel buio più totale.

Ma poi una compagna inaspettata la pioggia, quella pioggia fine, che quasi non la percepisci, ma che si insinua ovunque e cominci ad avere freddo; ed è il nemico numero uno se devi rimanere per delle ore nello stesso posto. Non dimenticando che umidità e apparecchiature elettroniche non vanno molto d'accordo! Dopo quarantacinque minuti, cala finalmente la notte, ti ritrovi zuppo ancor prima di aver cominciato a scattare. Le condizioni mutano, piove parecchio, la nebbia si fa fitta, forse non come mi aspettavo. Cominci ad accendere una luce, scatti controlli l'esposizione la messa a fuoco, controlli il risultato, accendi un ulteriore luce, controlli non ti soddisfa! cambi la posizione delle luci, l'intensità, provi lo scatto e vai avanti così anche per un’ora! Cercando sempre di tenere tutto il materiale asciutto e pulito per quanto sia possibile! Ma meglio interrompere! Il terreno è scivoloso, la notte è calata! anche se conoscendomi me ne rimarrei qui delle ore, meglio sbaraccare!

Smetto di scattare, mi accerto di non aver sparpagliato materiale ovunque. Cerco di rimettere ordinatamente tutto al suo posto nella sacca... ma più che riordinare è gettare tutto nella sacca alla rinfusa, cercando di non rompere, perdere nulla. Controllo mille volte di non aver lasciato in loco una qualsiasi cosa!! Cammino verso il luogo dove ho lasciato la macchina, tornando verso casa soddisfatto. Arrivato a casa mi resta solo una cosa da fare asciugare e pulire tutto il materiale. È incredibile cosa trovi assieme all'attrezzatura !!! foglie, terra, rami, e chissà come mai di asciutto non è rimasto nulla.... Il risultato della sessione fotografica??? Siete curiosi di vedere il risultato finale? Dovrete aspettare fino alla prossima volta!

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